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I moti del 1830-31

Fra il 1830-31, l'Europa fu attraversata da una nuova ondata rivoluzionaria, simile per molti aspetti a quella cominciata dieci anni prima. Simile fu l'ispirazione ideale dei moti e simili furono le forze che se ne fecero promotrici, anche se diversi furono i paesi interessati. Nel complesso, i moti del 1830-31 furono meno estesi e meno violenti di quelli del '20-21. Ma ebbero conseguenze piú profonde e durature. Ciò accadde perchè il primo e piú importante movimento insurrezionale ebbe luogo in Francia, e soprattutto perchè questo oto si concluse con un sostanziale successo: cioè con la cacciata della dinastia dei Borboni.

Premesse della Rivoluzione; la Francia di Carlo X

  1. Atteggiamento reazionario di Carlo X, succeduto nel 1824 a Luigi XVIII: privilegi del clero e dell'aristocrazia.
  2. Esasperazione delle opposizioni: democratici, intellettuali liberali, grandi borghesi; il popolo parigino era esacerbato anche da una vasta crisi economica.
  3. 1829: governo ultrareazionario Polignac; 26 luglio 1830: quattro Ordinanze reali (scioglimento della Camera, sospensione della libertà di stampa).

La rivoluzione di luglio (27-29 luglio 1830)

  1. Furiosa insurrezione popolare a Parigi; fuga di Carlo X; proclamazione di Luigi Filippo d'Orleans "re dei Francesi per volontà della nazione";
  2. Nuova Costituzione piú liberale votata dal Parlamento (non "ottriata");
  3. Proclamazione del principio del non intervento negli affari interni dei singoli Paesi.

Ripercussioni in Europa

  1. Rivoluzioni in Belgio e in Polonia
    • Agosto 1830: il Belgio, sostenuto da Francia e Inghilterra, si stacca dall'Olanda; ne è riconosciuto l'indipendenza e la neutralità perpetua;
    • Novembre 1830: sfortunata rivoluzione in Polonia: tentata "russificazione" del Paese.
  2. Agitazioni e guerre civili
    • In Svizzera e nella Confederazione germanica: introduzione di riforme in alcuni Cantoni e in alcuni Stati;
    • In Spagna e in Portogallo: nel quadro di contese dinastiche, vittoria sui conservatori di due giovani regine, sostenute da Francia e Inghilterra;
    • In Inghilterra: agitazione riformista e riforma elettorale del 1832.

Conseguenze

  1. Rafforzamento in alcuni Stati, dove le rivoluzioni avevano fallito, delle monarchie assolute; in altri della grande borghesia;
  2. Apparizione della classe operaia sulla scena politica di Francia e Inghilterra;
  3. Sul piano della politica internazionale, due sistemi contrapposti:
    • una Santa Alleanza assolutista (Austria, Russia e Prussia);
    • una Quadruplice alleanza liberale tra Francia, Inghilterra, Spagna e Portogallo.

I moti del 1831 in Italia

  1. Preparazione del movimento insurrezionale a Modena da parte dei patrioti liberali (Ciro Menotti ed Enrico Minsley), appoggiati in un primo tempo dal duca di Modena Francesco IV; tradimento del duca e arresto dei congiurati (3 febbraio 1831);
  2. Propagazione del moto in gran parte dello Stato Pontificio, a Parma e a Modena; costituzione nelle Legazioni del Governo delle Province Unite, e sua sconfitta ad opera delle truppe austriache, subito intervenute (Rimini, marzo 1831).
  3. Novità rispetto al 1820-21
    • Base sociale piú ampia; iniziativa dei ceti borghesi e non dei militari;
    • Aspirazioni unitarie, almeno nei programmi dei promotori; deposizione dei sovrani.
  4. Cause del fallimento
    • Il persistere, nonostante l'aspirazione all'unità, di rivalità municipali;
    • Divisione tra democratici repubblicani e moderati;
    • contegno passivo della Francia ("il sangue dei francesi appartiene solo alla Francia").
  5. Conseguenze e bilancio
    • Dure reazioni, specie a Modena e nello Stato Pontificio (Papa Gregorio XVI, 1831-1846);
    • Gli austriaci a Modena e i francesi ad Ancona fino al 1838;
    • Evidente necessità di non contare sull'aiuto straniero, di superare l'organizzazione settaria e di mirare invece ad una salda organizzazione unitaria.
Progetto realizzato da Irene Pucci per il corso "Metodologia della ricerca storica" - Prof.ssa Enrica Salvatori