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I moti costituzionali del 1820-21

L'affermarsi delle forze di opposizione alla Restaurazione e l'attività delle sette segrete innescarono un processo rivoluzionario che, propagatosi dalla penisola iberica in Italia, nella penisola balcanica e piú tardi in Russia, rappresentò la prima violenta ribellione all'assetto di Vienna.

Questi moti ebbero in comune una struttura verticistica, una base sociale composita (borghesi, intellettuali, studenti, funzionari ed ex ufficiali napoleonici e murattiani; qualche elemento dell'aristocrazia liberale); tendenze moderate (i Federati in Italia) o democratiche (i Comuneros in Spagna, Adelfi e Filadelfi in Francia e in Italia, i Sublimi Maestri Perfetti di Babeuf e Buonarroti nell'Europa centro-occidentale). Gli obbiettivi erano, a seconda dei casi, lotta contro l'assolutismo o contro lo straniero; in Italia la Carboneria voleva la Costituzione nel napoletano, la Repubblica in Romagna, l'indipendenza nel Lombardo-Veneto.

In Spagna

  1. I gennaio 1820: ribellione delle truppe concentrate a Cadice, in partenza per l'America per soffocare la rivolta delle colonie latino-americane;
  2. Il re Ferdinando VII concede la Costituzione del 1812, ma subito scoppiano all'interno del moto dissidi tra moderati e democratici.

In Portogallo: il re Giovanni di Braganza torna dal Brasile e concede una Costituzione simile a quella spagnola.

Nel Regno delle Due Sicilie

  1. I luglio 1820: scoppia il moto a Nola (guidato da Morelli e Silvati) e si allarga nel napoletano (guidato da Guglielmo Pepe);
  2. Il re Ferdinando I concede la Costituzione di Spagna; si forma un governo liberale, e nell'Ottobre si elegge il Parlamento, ma si verificano aspri contrasti tra moderati murattiani e democratici;
  3. 15 luglio: insurrezione separatista siciliana, domata con le armi dal governo liberale, il che costituisce per il governo stesso un'ulteriore causa di debolezza.

Sconfitta dei moti

  1. In tre congressi (1820-1822) le potenze della Santa Alleanza (Russia, Austria, Prussia, Francia) stabiliscono l'intervento armato nei Paesi sollevati; l'Inghilterra è contraria.
  2. Nel Napoletano le truppe austriache sconfiggono Guglielmo Pepe presso Rieti (7 marzo 1821); rimarranno nella regione fino al 1827.
  3. In Spagna le truppe francesi vincono l'ultima resistenza dei ribelli al Trocadero, nel 1823. Rimarranno in Spagna fino al 1827.

Il moto in Piemonte(i "Federati")

  1. 10 marzo 1821: scoppia il moto ad Alessandria, seguita da Vercelli e Torino (guidato da Santorre di Santarosa). Carlo Alberto, reggente per carlo Felice, concede la Costituzione, ma Carlo Felice ne sconfessa l'operato e chiede l'intervento all'Austria;
  2. 8 aprile 1821: a Novara le truppe costituzionali sono battute dalle truppe lealiste piemontesi e da contingenti austriaci. Grave delusione dei "Federati" lombardi, che speravano in una guerra comune contro l'Austria.

Cause dei fallimenti

  1. Divergenze tra moderati e democratici
  2. Mancata adesione del popolo
  3. Intervento degli eserciti stranieri

Conseguenze dei moti del 1820-21

  1. Sul piano interno: repressioni durissime in Spagna, nel Napoletano, in Piemonte; processi e condanne a morte anche in altre regioni (ducato di Modena, Stato Pontificio e Lombardo-Veneto; a Milano arresto di Confalonieri, Pellico e Maroncelli);
  2. Sul piano internazionale: incrinatura nel blocco reazionario (l'Inghilterra nel 1823 appoggerà anche le lotte degli insorti americani contro gli spagnoli).
Progetto realizzato da Irene Pucci per il corso "Metodologia della ricerca storica" - Prof.ssa Enrica Salvatori