Gli Stati italiani dal 1831 al 1846
Fra il 1830 e il 1831 in tre Stati d'Italia si insediarono tre nuovi sovrani: Ferdinando II
(1830-1859) nel Regno delle Due Sicilie, Gregorio VII (1831-1846) nello Stato Pontificio, Carlo
Alberto (1831-1849) in Piemonte (Regno di Sardegna).
Trionfo della reazione:
- Stato Pontificio: Gregorio XVI fu il sovrano piú retrivo d'Europa, condannò il cattolicesimo liberale e
giunse ad osteggiare ogni forma di progresso, represse duramente i moti d'ispirazione mazziniana in Emilia
Romagna. Cercò tuttavia di porre rimedio alla "miseria delle plebi" con l'istituzione di Casse di
Risparmio.
- Regno delle Due Sicilie: Ferdinando II fece reprimere nel sangue, dal generale del Carretto,
una rivolta separatista scoppiata in Sicilia nel 1837. Appoggiò le forze reazionarie;
tuttavia promosse un certo sviluppo economico, che favorì la borghesia napoletana.
- Ducato di Modena: Francesco IV d'Asburgo Este fu ultrareazionario e austriacante.
- Lombardo-Veneto: gli imperatori austriaci Francesco I (1805-1835) e Ferdinando I (1835-1848) inasprirono,
specie dopo i moti del '31, l'oppressione politica ed economica. Tuttavia curarono l'efficienza
burocratica, lo sviluppo delle comunicazioni e la politica scolastica.
Fra reazione e moderatismo
- Regno di Sardegna: Carlo Alberto oscillò tra un rigido conservatorismo e concessioni ai
liberali moderati, come i Nuovi codici, civile, penale e commerciale; in politica estera, dopo il 1840,
iniziò a manifestare una forte ostilità verso l'Austria, in quanto sia i liberali che i conservatori
appoggiavano le tradizionali mire espansionistiche dei Savoia verso il Lombardo-Veneto.
Moderatismo
- Granducato di Toscana: Leopoldo II d'Asburgo-Lorena governò con mitezza e apertura verso
le nuove idee.
- Ducato di Parma: Maria Luisa d'Austria fu tollerante anche verso le minoranze religiose,
come gli ebrei.