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La classe operaia dopo il 1848 e la "Prima Internazionale"

L'accellerazione del processo di industrializzazione sul piano internazionale aveva portato all'internazionalizzazione dei problemi del mondo operaio. Nel 1864, per iniziativa di Marx, sorse a Londra l'Associazione Internazionale de Lavoratori, detta poi Prima Internazionale.

  1. L'emancipazione economica della classe operaia, che non poteva essere concessa dall'alto, ma conquistata dagli operai stessi, attraverso la lotta di classe;
  2. La costituzione di partiti operai in vari paesi;
  3. La conquista del potere politico, il solo strumento per controllare i mezzi di produzione
  1. Coi prudhoniani, che al contrario di Marx avversavano ogni forma di potere politico ed economico centralizzato, e non condividevano quindi l'obbiettivo della dittatura del proletariato;
  2. Coi mazziniani, di cui Marx non condivideva la religiosità e l'idea di collaborazione tra capitale e lavoro (i mazziniani uscirono subito dall'Internazionale).
  1. Si doveva combattere ogni dittatutra, compresa quella del proletariato; la società del futuro doveva essere fondata sulla federazione di piccoli gruppi autonomi, ed escludere ogni organizzazione centralizzata. Bakunin negava perciò l'utilità dei partiti politici; l'iniziativa rivoluzionaria doveva essere affidata a piccoli gruppi di cospiratori e terroristi e rivolgersi contro ogni autorità, dello Stato come della Chiesa;
  2. La forza piú rivoluzionaria era costituita non dagli operai, considerati quasi un ceto privilegiato, ma dai contadini, dal sottoproletariato miserabile e da tutti gli sfruttati.
Progetto realizzato da Irene Pucci per il corso "Metodologia della ricerca storica" - Prof.ssa Enrica Salvatori