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La costituzione del 4 novembre

Indubbiamente i principi della prima rivoluzione ispirano profondamente gli autori della Costituzione del 1848. Essa afferma la sovranità nazionale; proclama la libertà, l'uguaglianza, la fraternità; organizza la democrazia. Ma la sua filosofia politica è molto meno individualista di quella del 1789: "riconosce diritti e doveri anteriore e superiore alle leggi positive"; assume come fine della Repubblica "assicurare una divisione sempre piú equa degli oneri e dei vantaggi della società"; enumera tra i diritti dell'uomo il diritto al lavoro e all'assistenza; infine, dà questa giusta definizione dei rapporti sociali: ""Doveri reciproci obbligano i cittadini verso la Repubblica e la Repubblica verso i cittadini". Nella Costituzione del 1848 si trova un'ispirazione solidaristica e cristiana (il suo preambolo invoca direttamente "Dio"; le costituzioni rivoluzionarie dicevano pudicamente "l'Essere supremo" e la Carta del 1814 "la Divina Provvidenza"). Si è molto ironizzato sulle idee del '48: esse hanno solo mancato di uomini capaci ad applicarle, e anche di istituzioni politiche atte a facilitarne l'applicazione.

In pratica, la Costituzione ritornava all'Assemblea unica e alla assoluta separazione dei poteri, secondo la tradizione della grande rivoluzione.
Essa si era sforzata di indebolire il Presidente della Repubblica rispetto all'Assemblea, estendendo i poteri dell'una e limitando quelli dell'altro. Inutilmente: l'elezione popolare del presidente annullava la sua inferiorità giuridica e ristabiliva l'equilibrio a suo vantaggio; in effetti, egli incarnava tutta la sovranità nazionale, che invece si frammentava tra i 750 membri dell'Assemblea.

Ancor piú di quello del Direttorio o della Costituzione del 1791, un tale regime rischiava di portare al colpo di stato. E vi si arrivò quando il Paese elesse come presidente della Repubblica il principe Luigi Napoleone Bonaparte. Una sola idea guidava il nipote: imitare lo zio. In conflitto con l'Assemblea a proposito di una sua eventuale rielezione (la Costituzione stabiliva che non poteva essere rieletto e lui voleva farla modificare), non esitoò a ricorrere alla forza.





Progetto realizzato da Irene Pucci per il corso "Metodologia della ricerca storica" - Prof.ssa Enrica Salvatori