Sei in Home>Confederazione germanica >Rifiuto Corona

Il rifiuto della corona imperiale

Nell'indirizzo del 15 maggio 1849 al popolo tedesco il re di Prussia illustrò le ragioni del suo rifiuto della corona del Reich:

"Con il pretesto di difendere la causa tedesca i nemici della patria hanno innalzato la bandiera della sollevazione dapprima nella vicina Sassonia, poi in regioni isolate della Germania meridionale. Con mio profondo dolore anche in alcune parti della nostra patria uomini accecati si sono lasciati trascinare a seguire questa bandiera per rovesciare sotto la sua insegna l'ordinamento divino e umano, in aperta rivolta contro la legittima autorità.

In un momento di così serio pericolo mi preme rivolgere al mio popolo una franca parola. Io non potei dare risposta positiva all'offerta di una corona da parte dell'Assemblea nazionale tedesca, perchè l'Assemblea non aveva il diritto di conferire la corona che mi offrì senza il consenso dei governi tedeschi, perchè essa mi fu offerta a condizione che accettassi una Costituzione che non era conciliabile con i diritti e la sicurezza degli Stati tedeschi. [...]

Dopo aver fatto appello all'aperta resistenza contro di noi e i governi che insieme a me non vollero rassegnarsi alle rovinose disposizioni della Costituzione, l'Assemblea ha ora rotto con la Prussia. Nella sua maggioranza essa non è piú quella accolta [riunione] di uomini ai quali la Germania guardò con fierezza e fiducia. Un gran numero di essi se ne è spontaneamente andato allorchè fu imboccata la strada della perdizione e con la mia ordinanza di ieri ho richiamato tutti i deputati prussiani, che ancora facevano parte della'Assemblea. [...] Il mio governo ha ripreso l'opera della Costituzione tedesca iniziata a Francoforte con i plenipotenziari dei maggiori Stati tedeschi che si sono a me uniti.

Questa Costituzione dovrà garantire e garantirà nel termine piú breve alla Nazione ciò che essa a ragione richiede e attende: la sua unità; rappresentata da un potere esecutivo unitario, che rappresenti degnamente ed energicamente verso l'esterno il nome e gli interessi della Germania e la sua libertà, garantita da una rappresentanza popolare con funzione legislativa. [...]

Questa è la mia strada. Di fronte a questi fatti solo la follia o la menzogna possono affermare che io ho abbandonato la causa dell'unità tedesca, che io sarei venuto meno alla mia vecchia convinzione e alle mie assicurazioni.

In un momento così grave la Prussia è chiamata a proteggere la Germania contro i nemici interni ed esterni e deve adempiere e adempirà a questo dovere. Per questo io chiamo sin d'ora alle armi il mio popolo. Si tratta di ripristinare l'ordine e la legge [...]; si tratta di fondare l'unità della Germania, di proteggere la sua libertà dall'azione terroristica di un partito, che vuole sacrificare alle sue passioni morale, onore e lealtà, di un partito che è riuscito a gettare su una parte del popolo una rete di seduzioni e di follia."

(Da La storia contemporanea attraverso i documenti, a cura di E. Collotti e E. Collotti Pischel)

Progetto realizzato da Irene Pucci per il corso "Metodologia della ricerca storica" - Prof.ssa Enrica Salvatori